Mimì da bambino vive una vita spensierata in un paese del Salento degli anni '30. Frequenta anche il Seminario Diocesano che abbandona dopo la terza media perché lo stile di vita non si addice al suo carattere e alle sue aspirazioni. Vive un'adolescenza felice, spensierata e piena di avventure, ma i contrasti con il padre burbero, severo, autoritario e violento lo spingono ad arruolarsi volontario nell'esercito. Partecipa alla Seconda Guerra Mondiale nell'Africa Settentrionale nella Compagnia Guastatori, poi a Roma nella P.A.I. (Corpo di Polizia dell'Africa Italiana), alla fine della guerra entra a far parte del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e viene trasferito a Matera. Nel corso di una breve licenza nel suo paese incontra l'amore della sua vita. Il congedo, il matrimonio, i contrasti, i conflitti e le vicissitudini con il padre, le lotte per affermarsi nella vita, la nascita delle figlie e la sua dedizione alla famiglia caratterizzano la seconda parte del romanzo. "