Ogni nostra attesa porta con sé progetti e sogni, che spesso si trasmettono di generazione in generazione, da genitori a figli, arricchendosi sempre di nuove prospettive personali e di approcci individuali.
E ogni realizzazione e compimento non è mai del tutto soddisfacente, essenzialmente, perché sono venuti a mancare quelle emozioni e quei sentimenti che avevano fatto da humus alla nascita dei nostri programmi di vita.
Leggendo ed ascoltando le storie, ed in filigrana i vissuti, dei protagonisti di questo godibilissimo “E’ arrivato Godot” nasce quindi nell’animo la percezione che i nostri sogni si avverano principalmente nell’immaginazione e nel coraggio contagioso con cui cerchiamo il loro compimento, al di là dei risultati e confermando che il fine del viaggio non è il giungere alla meta ma il camminare in quella direzione.
Ma il nostro Godot a che punto è del viaggio?
E ogni realizzazione e compimento non è mai del tutto soddisfacente, essenzialmente, perché sono venuti a mancare quelle emozioni e quei sentimenti che avevano fatto da humus alla nascita dei nostri programmi di vita.
Leggendo ed ascoltando le storie, ed in filigrana i vissuti, dei protagonisti di questo godibilissimo “E’ arrivato Godot” nasce quindi nell’animo la percezione che i nostri sogni si avverano principalmente nell’immaginazione e nel coraggio contagioso con cui cerchiamo il loro compimento, al di là dei risultati e confermando che il fine del viaggio non è il giungere alla meta ma il camminare in quella direzione.
Ma il nostro Godot a che punto è del viaggio?