Quasi paradossalmente, Riccardo Curti, formatosi a contatto con la pittura sismograficamente rapida e estroflessa di Emilio Vedova è via via venuto approdando a un dipingere lento e per molti aspetti meditativo, distillato per continui, successivi chiarimenti e ricercate, talora quasi inafferrabili precisazioni, nell’ambito del quale si è venuta delineando con sempre maggiore consapevolezza non tanto la problematica di una possibile, rinnovata figurazione, intesa comunque come rispondenza e conformità a una esteriorità in qualche modo normativa, bensì come figurabilità: interiore tentativo di dare immagine compiuta a nuclei di significato in grado di superare i confini di una espressività immediata e per taluni aspetti solipsistica.
( dall’introduzione di Dino Marangon).
RICCARDO CURTI (Montecchio Maggiore, 1957)
Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova. Il suo curriculum espositivo prende l’avvio nel 1983, dalla premiazione alla 67ª collettiva della fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Negli anni ha esposto in diverse città italiane e straniere, tra cui Strasburgo, al Museo d’Arte Moderna.
Ebook a layout fisso: se ne consiglia la visione su uno schermo ampio.
( dall’introduzione di Dino Marangon).
RICCARDO CURTI (Montecchio Maggiore, 1957)
Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova. Il suo curriculum espositivo prende l’avvio nel 1983, dalla premiazione alla 67ª collettiva della fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Negli anni ha esposto in diverse città italiane e straniere, tra cui Strasburgo, al Museo d’Arte Moderna.
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