Esercitare la lettura silenziosa o guidata dalla selezione è spesso un compito altamente dispersivo, per molti alunni, che vedono nella pagina a stampa un conflitto tra cose possedute e cose nuove ancora da riconoscere e spesso il lavoro dell¿identificazione non viene svolto in aula perché la scuola non si accorge di molti fenomeni che non vengono trasmessi dai discenti, come la difficoltà di alcune discipline, il fatto di avere gli alunni a livelli molto diversi, alcune aspettative dei ¿grandi¿ che tendono a non potersi ridurre perché non riconoscono nella diversità le singole identità. Il fatto poi che chi resta indietro è ¿persö restituisce al discente un¿immagine di sé, un intoppo del sistema, che a volte non trova supporto a casa. La scuola dovrebbe avere il diritto di mettersi alla prova per raggiungere livelli diversi e poterne valutare il profitto in modo distintivo benché sia il numero, la scala a creare questi livelli, a mio avviso è l¿abitudine a credere nel supporto scolastico a creare il luogo di lettura e di dialogo sugli strumenti per renderli facilitanti.