Pensare di aprire questo libro e di trovarci dentro qualcosa di prevedibile sarebbe un grande errore. Il titolo prova a chiarire il concetto, ma si concede di restare vago quanto basta per lasciarci con più domande che risposte. Dove può portare “un po’ di fantasia”? La risposta è: ovunque. Ecco perché le avventure in cui vi ritroverete immersi assumeranno i colori più impensabili, in una dimensione onirica e surreale che passeggia a braccetto con la realtà. C’è una strana dolcezza, un velo di eros (che non vuol dire erotismo), sorprese a rotta di collo ed un gusto pazzesco che sta proprio nel semplice gesto di lasciarsi condurre dalla narrazione. Se arriverete al punto in cui vi chiederete come accidenti ci si possa ritrovare, nel giro di qualche pagina, a nutrirsi del latte di una capra parlante e poi a cercare una piuma di merlo… ecco, forse avete iniziato a comprendere la vera natura di questo libro. Vivetelo, perché è l’unico modo per permettergli di presentarsi. Poi, da lì ad arrivare a fidarsi di lui… è un attimo!