Nicht lieferbar
Fra Gerusalemme e Tebe. L’ebraismo utopico di Else Lasker-Schüler (eBook, PDF) - Di Rosa, Valentina
Schade – dieser Artikel ist leider ausverkauft. Sobald wir wissen, ob und wann der Artikel wieder verfügbar ist, informieren wir Sie an dieser Stelle.
  • Format: PDF

«Nata a Elberfeld lungo la Wupper, idealmente in cielo, governo la città di Tebe e sono il suo principe Jussuf. Non ho né diciassette né settanta anni, non ho orologi e non ho tempo. I miei libri se ne vanno in giro da soli e una volta o l’altra annegheranno in mare. Denaro ne ho a volte tanto, a volte per nulla. Prima capitava che non ci credessi, ora invece lo so: sono Else Lasker-Schüler – purtroppo». Una poetessa senza età e senza soldi, divisa fra l’immaginazione e la realtà, l’Egitto biblico e la patria tedesca, il presente e una più antica preistoria giudaico-orientale: il breve…mehr

Produktbeschreibung
«Nata a Elberfeld lungo la Wupper, idealmente in cielo, governo la città di Tebe e sono il suo principe Jussuf. Non ho né diciassette né settanta anni, non ho orologi e non ho tempo. I miei libri se ne vanno in giro da soli e una volta o l’altra annegheranno in mare. Denaro ne ho a volte tanto, a volte per nulla. Prima capitava che non ci credessi, ora invece lo so: sono Else Lasker-Schüler – purtroppo». Una poetessa senza età e senza soldi, divisa fra l’immaginazione e la realtà, l’Egitto biblico e la patria tedesca, il presente e una più antica preistoria giudaico-orientale: il breve profilo, datato 1930, che Lasker-Schüler propone di sé è insieme una provocazione rivolta al lettore e un autoritratto giocato sul filo dell’instabilità e della contraddizione. Dietro il gusto del travestimento esotico sono comunque riconoscibili alcuni dei motivi dominanti della sua scrittura: il disagio del sentirsi “fuori luogo”, la ricerca di radici e di Heimat, l’oscillazione fra utopia e disincanto. Combinando la riflessione saggistica con la traduzione di un’ampia scelta di versi, il volume ripercorre l’itinerario creativo di una delle voci più intense della tradizione ebraico-tedesca del Novecento, dotata di un suo timbro originale «come pochi da Goethe in giù» (Karl Kraus).