Quanto è facile lamentarsi quando le cose vanno effettivamente male? Valo Pusceddu raccoglie il guanto di sfida - che nessuno le ha lanciato - e si cimenta in una prova - comprensibilmente - mai intrapresa prima: trovare difetti insopportabili in quelle che consideriamo “gioie della vita”. Elabora in questo modo “Elogio della lamentela - Quello che Schopenhauer non ha detto”, una pagina dietro l’altra in cui aneddoti e considerazioni si mescolano per aprire gli occhi al lettore su diversi temi e situazioni. Una lente spietata che osserva ogni gioia, dalle uscite con gli amici alle serate al cinema, dal gustare piatti prelibati al ricevere un massaggio, per mostrare a tutti la verità. Ossia: tutto quello che amiamo non è poi questo granché.