Filippo è un uomo di trentadue anni, ma vive in un paese che negandogli autonomia e sicurezza economica lo intrappola in un'eterna adolescenza. La quotidianità di Filippo è una continua riflessione sull'inconsistenza del proprio esistere. È un italiano che spiega la propria percezione della situazione politica italiana e il proprio rapporto con una cultura in apparenza evoluta che promuove narcisismo ed egoismo e che venera e premia ogni forma di "bullismo".